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Frammenti di Pisa etrusca...per Giuletta Guerini
Un interessante pubblicazione della ETS per una ricerca sugli Etruschi a Pisa, presentata per la SNS News, che speriamo
vi piacia: VERSIONE SPAGNOLA
"Esce per la collana MOUSAI - Laboratorio di Archeologia e Storia delle Arti, Edizioni ETS,
diretta dal Prof. Stefano Bruni, il volume "Pisa Etrusca in età classica". I materiali dello scavo
di Via Sant'Apollonia a firma di Giulietta Guerini, allieva del corso ordinario (Storia dell'arte
e Archeologia) della Classe di Lettere e Filosofia.
Nel volume si presentano i risultati dello studio di parte dei materiali ceramici provenienti dallo scavo di via Sant'Apollonia,
effettuato nel 1994 in vista della costruzione del Collegio Fermi dall'allora Laboratorio di Topografia Storico-
Archeologica del Mondo Antico della Scuola Normale Superiore, diretto dal Prof. Giuseppe Nenci, sotto la
direzione dell'ex Soprintendenza Archeologia della Toscana.
Tale scavo, per la posizione dell'area indagata e l'entità dei rinvenimenti, costituisce un momento
significativo per l'archeologia urbana pisana e per la riscoperta del passato etrusco della città.
Il presente studio ne offre un riesame relativamente alla fase di età classica - periodo per il quale
minori sono i dati noti provenienti dagli scavi urbani e più difficile appare ricostuirne fisionomia e
assetto urbano- corredato dalla prima pubblicazione integrale dei materiali provenienti dagli strati inerenti. Il vasto repertorio
ceramico dal contesto di via Sant'Apollonia amplia i dati noti per quanto riguarda produzioni e consumi nella Pisa etrusca di
età classica.
La ricerca è stata supervisionata dai Professori Gianfranco Adornato (SNS) e Lisa Rosselli (Università
di Pisa), lo studio dei materiali è stato condotto presso il Laboratorio di Storia Archeologia Epigrafia
e Tradizione dell'Antico, all'epoca diretto dal Prof. Andrea Giardina.
La pubblicazione del volume è stata patrocinata dal Laboratorio SAET, oggi diretto dalla Prof.ssa Anna
Magnetto, e dalla Scuola Normale Superiore e resa possibile grazie al permesso di studio ed edizione dei
materiali concesso dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno.
Alla giovane allieva, infine, è stato dato l'incarico di redigere il secondo volume del catalogo degli
specchi etruschi del British Museum per la prestigiosa serie Corpus Speculorum Etruscorum.
(De: sns news. 16 febbraio 2021).
Fotos: Google. Traduzione per la Redazione del Blog
Riaprite il Teatro Rossi Aperto!
Vi presentiamo un problema successo circa tre settimane fa a Pisa. Il "Teatro Rossi Aperto", iniziativa che portava avanti
diverse attivita'culturale aperti a tutti e tutte, ha stato chiuso.
Serve urgentemente la partecipazione di tutte e tutti per chiedere la sua riapertura, con una firma.
Per il momento, pubblichiamo questo articolo tratto dal Fb del TRA y la VERSIONE SPAGNOLA:
"Dopo 8 anni, 3 mesi e 24 giorni il Teatro Rossi Aperto è chiuso. È stato chiuso.
Questi otto anni avevano interrotto un abbandono e una chiusura lunghi 60 anni.
Le porte di ingresso sono state blindate con pannelli di acciaio e lucchetti, in una anonima e fredda mattina: 20 gennaio
dell'anno pandemico 2021. Apprendiamo dai giornali che il Demanio, con questa blindatura a tempo indeterminato,
"ripristina la legalità".
Dal 2012 ad oggi il Teatro Rossi Aperto ha ospitato oltre 600 eventi tra spettacoli teatrali,
concerti, danze, proiezioni cinematografiche, presentazioni di libri, installazioni, mostre,
manifestazioni di beneficenza, assemblee di promozione sociale, spettacoli per le
scuole, festival di varie discipline, laboratori attoriali e di vario altro genere, e tanto altro
ancora.
Il teatro si è fatto ospite, in continua metamorfosi, di temi che hanno trovato una precisa declinazione culturale: diritti civili,
diritti sociali, migrazioni, disuguaglianze, funzione pubblica dell'arte e della bellezza hanno avuto uno spazio di
rappresentazione e narrazione per tante soggettività. Queste attività sono state possibili grazie all'impegno e alla passione
della cittadinanza attiva.
L'esperienza dapprima dell'assemblea di gestione del Teatro Rossi Aperto, poi dell'associazione,
infine dell'Assemblea Costituente, ha dato un palcoscenico alla cultura e all'arte, all'impegno di
realtà emergenti come di realtà affermate, alle iniziative animate da tutta la città e aperte a tutta la
città.
Un teatro, a Pisa, che ha tenuto dentro tanti pezzi di mondo, che ha parlato tante lingue, compresa quella di un dialogo
aperto con le istituzioni. Di illegale, in questo, non vediamo nulla.
Vediamo invece il ruolo di supplenza che abbiamo svolto, volenti o nolenti, per otto anni come
Associazione, e negli ultimi 3 mesi come Assemblea Costituente che vede impegnate diverse realtà
cittadine con la ferma volontà di far vivere il teatro.
Continuiamo a svolgere il compito di non cedere alla frammentazione sociale, a continuare a
ritessere le fila della solidarietà, a rispondere al bisogno politico di fare cultura collettivamente e
pubblicamente - come l'acqua, come l'aria. Un po' di possibile per non soffocare.
Ma il possibile non viene da sé, e se da parte delle istituzioni ci si aspetta che con la fine dell'emergenza sanitaria
magicamente si tornerà a una normalità che era di per sé un problema, non si è forse compreso quanto profonda sia la crisi
che stiamo attraversando. Quanto sarà lunga l'onda dello tsunami che investe oggi tutto il settore della cultura e dello
spettacolo.
Chiudere il Rossi è un attacco alla collettività, ma è anche il frutto di una grave mancanza di visione
politica che rinvia a domani ciò che andava fatto ieri.
In questi anni, Pisa si è innamorata di questo teatro. Anzi, sarebbe riduttivo fermarsi alla sola Pisa.
Dopo l'amara meraviglia che quella blindatura suscita, ci sentiamo di lanciare un appello."
NdR: sottolineato per la Redazione del Blog. Foto: Google
L'enigma dei Papiri di Ercolano, per la UniPi
La nostra conoscenza delle scuole filosofiche greche è in gran parte basata sulle "Vite dei filosofi" di Diogene Laerzio
(III secolo d.C.). VERSIONE SPAGNOLA
Tra le fonti a cui quest'opera attinge figura la monumentale "Rassegna dei filosofi" del filosofo
epicureo Filodemo di Gadara (110-post 40 a.C.), scritta alla fine dell'età ellenistica tra il 75 e il
50 a.C.
Da questo trattato, trasmesso dai papiri carbonizzati di Ercolano, è possibile ricavare un
resoconto sistematico della storia delle scuole filosofiche greche storicamente più attendibile e
cronologicamente più vicino alle figure e ai fatti narrati.
I manoscritti originali, sopravvissuti grazie all'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. e conservati a Napoli presso l'Officina dei Papiri Ercolanesi della Biblioteca Nazionale 'Vittorio Emanuele III', sono di difficile lettura e le edizioni attualmente
disponibili delle opere in essi contenute sono ampiamente superate.
Basandosi sui progressi più recenti della ricerca, il nuovo progetto GreekSchools dello European
Research Council coordinato da Graziano Ranocchia, docente del Dipartimento di Filologia
Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa, in cooperazione con il CNR-ISPC, il CNR-ILC e
il MiBACT-Biblioteca Nazionale di Napoli, si prefigge di testare le più avanzate tecnologie
oggi a disposizione per la decifrazione di questi preziosi manoscritti.
In particolare, personale del CNR-ISPC e della Biblioteca Nazionale, facendo uso di laboratori mobili della piattaforma
MOLAB appartenente all'infrastruttura di ricerca europea E-RIHS, applicherà tecniche non invasive a papiri opistografi e
stratificati al fine di leggere il testo inaccessibile sul verso o nascosto all'interno di strati multipli.
Combinando queste tecniche d'indagine con i metodi propri della filologia e della papirologia i
docenti e i ricercatori del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università
di Pisa produrranno un testo critico affidabile e accresciuto della "Rassegna dei filosofi" di
Filodemo attraverso un nuovo sistema editoriale.
Infine, personale del CNR-ILC svilupperà un ambiente innovativo orientato alla filologia computazionale, web-based, open
access, open source e supportato da tecniche avanzate di analisi automatica del testo, finalizzato alla produzione
collaborativa e conservazione a lungo termine, l'indicizzazione multidimensionale, la pubblicazione digitale e la fruizione
intelligente dell'edizione.
Il progetto, della durata di cinque anni e del valore di quasi 2.500.000 euro, si svolgerà prevalentemente a Napoli presso l'Officina dei Papiri della Biblioteca Nazionale e sarà ospitato nella sede partenopea del CNR-ISPC nei locali messi a disposizione dall'Università Suor Orsola Benincasa.
Le discipline coinvolte saranno la papirologia e la paleografia, la filologia classica e la storia della
filosofia antica, la fisica e la chimica, la linguistica computazionale e il settore trasversale
delle Digital Humanities.
Dalla nuova edizione si attendono importanti ricadute in vari ambiti delle scienze dell'antichità e dello studio del patrimonio culturale.
(De: https://www.unipi.it/index.php/news/item/19890-le-tecniche-avanzate-svelano-l-enigma-dei-papiri-di-ercolano )
Fotos: Google; adaptación por la Redacción del Blog).
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