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La Laguna (53) per N. Cataldo
Ciao a tutti e buon hangover! ;)
Vi scrivo, infatti, nel primo pomeriggio di questa prima domenica di marzo, conosciuta anche come
ultima giornata di Carnevale! Anche se, in realtà, l'ultima vera giornata, e soprattutto nottata di festa,
è stata quella di ieri.
Per oggi erano previsti un paio di eventi minori in mattinata e i fuochi artificiali in serata che forse potrò vedere comodamente dalla finestra del mio soggiorno. È uno dei molteplici vantaggi del primo Carnevale da residente di Santa Cruz.
Il principale è, ovviamente, avere la zona della festa a duecento secondi scarsi da casa... ciò mi ha permesso di uscire due volte al Carnevale di giorno di ieri e di domenica scorsa come se stessi facendo una passeggiata sotto casa.
A parte le uscite diurne, ce n'è anche stata una notturna in compagnia del mio amico Manu e di due vergini del Carnevale.
Sto parlando di Michele, detto Puse, e Simona, una coppia di amici baresi che, finalmente, sono venuti a trovarmi.
Dico, finalmente, perché, come dicono loro, ci hanno messo dieci anni e mezz'ora per atterrare sull'isoletta
in cui risiede da un bel po' il loro vecchio amico di facoltà. Dieci anni per decidersi a venire e mezz'ora
per organizzare il viaggio.
Ricordo perfettamente quando in un soleggiato giorno di gennaio mentre tornavo a casa dal lavoro ho
beccato un semaforo rosso e ne ho approfittato per controllare whatsapp e ho visto un messaggio di
Puse che mi chiedeva informazioni sugli aeroporti e su come arrivare a Tenerife.
Io gli ho risposto al volo con un messaggio vocale prima che scattasse il verde e dopo circa una mezz'oretta Puse mi ha
mandato una foto dei biglietti aerei già comprati. Così si fa! Bravi, ragazzi!
Prima di raccontarvi che cosa abbiamo combinato durante la loro visita, mi piacerebbe chiudere l'
argomento Carnevale con due considerazioni sul mio battesimo da santacrucero.
La prima è che mi posso dire davvero fortunato perché abito in una strada nella quale, anche se vicinissima alla festa, si può dormire perfettamente... l'ho scoperto nella notte tra venerdì e sabato nella quale ho deciso di affrontare armato di pigiama e cuscino il rumore del Carnevale e la battaglia si è rivelata molto più facile del previsto anche perché quando si tratta di dormire sono un vero fenomeno! ;)
La seconda è che mi posso dire davvero fortunato perché nelle prime due notti nelle quali ho deciso di non uscire (e il mio cuscino non era ancora psicologicamente preparato per la sfida ai decibel del Carnevale) il mio amico Manu ha concesso asilo politico nella sua casa di El Sauzal non solo ad uno, ma bensì a tre rifugiati politici del Carnevale di Santa Cruz.
È che con questa festa massiccia non esistono vie di mezzo: o la odi o la ami. In realtà, avevo deciso
di andare a dormire il primo sabato di Carnevale nel nord dell'isola con un certo anticipo e soprattutto
per precauzione visto che Puse e Simo partivano domenica mattina dall'aeroporto nord dell'isola e non
era il caso di rischiare di rimanere imbottigliati con la macchina nella capitale dell'isola con un aereo
che li aspettava. E in questo senso si può dire che la difficile gestione della macchina e del traffico si è rivelato l'unico
inconveniente di questo mio primo Carnevale chicharrero.
La decisione di scappare da Santa Cruz nel primo pomeriggio di sabato si è rivelata azzeccatissima anche perché in quattro sommavamo mezzo neurone dopo la serata precedente passata a ballare e bere fino alle sei del mattino.
A questo proposito, un consiglio ai miei lettori: se doveste uscire una sera con Puse, evitate di designarlo come incaricato del botellón ;) il suo gin&tonic 1+1 passerà alla storia! Mentre lo preparava, lo vedevo così sicuro che ho deciso di censurare la frase che mi girava in testa: "Puse, hai problemi di proporzioni?"
Comunque, tentativo di avvelenamento incluso, la visita dei coniugi Puse è stata davvero bellissima e, se con Michele era un sacco di tempo che non passavamo tanto tempo insieme, Simona, che conoscevo poco fino a tre settimane fa, è stata una fantastica sorpresa. In uno dei blog precedenti, giurerei quello di settembre 2014, vi avevo parlato di Gabriele, amico di Maria della quale oggi è il compleanno (auguri!!!), e della proprietà transitiva. Simona, con i suoi sketch su Ramu e sulla mia buca delle lettere e un lunghissimo etc, ne è l'ennesima conferma.
In tre ed a volte, quando ci accompagnava Manu, quattro ci siamo fatti tantissimi risate ubriacandoci di vino e di paesaggi mozzafiato o mangiando dell'ottimo pesce a prezzi irrisori o anche facendo semplicemente colazione la mattina tra un'escursione e la seguente. Sono state due settimane a ritmi intensissimi, quasi milanesi ;) e mi dispiace che non siano stati troppo fortunati con il clima.
Però come si dice qui a mal tiempo buena cara e allora siamo andati, in ordine sparso, a Garachico,
Punta Teno, a Masca, Icod de los Vinos, San Andrés, dal Padre Teide, a Mesa del Mar, al Pris, etc...
Inoltre, hanno anche avuto la gentilezza e la curiosità di venire una volta a lezione per conoscere e
interagire con il loro forbitissimo lessico con uno dei miei gruppi di studenti, ad alcuni dei quali stava per esplodere la testa
quando ad un certo punto Puse si è "rilassato" ed ha cominciato a parlare come se avesse divorato uno Zanichelli mezz'ora
prima ;)
E poi siamo anche andati allo stadio ed abbiamo portato fortuna sia al Tete che al Bari: durante la loro permanenza qui, quattro vittorie delle due squadre che supportiamo a livello locale...
Abbiamo anche fatto tappa in un guachinche a Santa Ursula per poi tornare a Santa Cruz per parcheggiare e andare a fare un elegantissimo botellón pedonale in quello che è il balcone di casa mia, ovvero il lungomare di Santa Cruz.
Che cos'è un botellón elegante? Tre matti che fumano ottimi sigari, bevono ron miel e parlano di quanto era buona la carne mangiata poco prima, di quanto era da battaglia il vino, ma anche di Africa, di Garcia Lorca, della Luna, dell'Azimut e di quanto è flesciante la natura... Ma non vi preoccupate, siamo perfettamente riusciti a riaggiustare la media con il gin&tonic dalle proporzioni ignoranti della settimana seguente.
E ancora, abbiamo fatto un giro notturno a La Laguna tra Tin Tin dove si parlava delle mie avventure
con giovani psicopatiche, Aguere (dove abbiamo beccato il mio amico Juan) e Blues Bar, dove ci
siamo fatti portare dalla musica e dal margarita al maracuyà. Altra nota frequente e piacevolissima
della vacanza sono stati i punti panoramici con barraquito in mezzo alle montagne, panini di tortilla
della Garriga con vista su bananeti infiniti e Dorada a strapiombo sul mare con un occhio a Las Gaviotas e l'altro a Las
Teresitas dalla quale una certa Elena ha ricevuto una proposta di matrimonio della quale però non sappiamo ancora la
risposta.
Come vi dicevo qualche riga più in alto, purtroppo, il clima è stato un po' capriccioso, quasi milanese, ma ciò non ci ha impedito di andare a a fare un giro a Benijo, dove purtroppo non siamo potuti scendere in spiaggia. Ma ne è valsa comunque la pena per il paesaggio e le viste ed anche per andare a pranzare da Paca, una meravigliosa nonnina che apre le porte della sua casa a chiunque voglia mangiare bene e a buonissimo mercato in una situazione a dir poco bucolica.
E dopo un'esperienza di questo tipo non mi soprende affatto che il sud dell'isola, che i nostri hanno visitato per quattro giorni durante la loro seconda settimana sull'isola, gli sia piaciuto poco a causa, tra le altre cose, dell'eccesso di cementificazione.
Inutile dire che sono totalmente d'accordo con loro e che la parte migliore dell'isola è sicuramente il nord in tutte le sue molteplici sfaccettature. Basti pensare a Masca, forse il punto più a sud che abbiamo toccato assieme proprio in una giornata che era cominciata con una proposta da parte di Michele "Nico, ci organizziamo per andare a Macchu Picchu?"
E allora, qualche ora dopo eravamo nella parte peruviana di Tenerife a fare gli scemi davanti a Grinchu Picchu e a mangiare mele direttamente dagli alberi, neanche fossimo nel giardino dell'Eden ;) GRAZIE PUSES!!!
Che altro ho fatto in questo corto ma intensissimo mese di febbraio? Sono andato al mio secondo
concerto di Jorge Drexler, cantautore urugauyano che vi riconsiglio, e questa volta in compagnia
di un'attraente catalana barbuta che risponde al nome di MANUela perché come lo stesso Manu
Drexler "la entrada no se pierde, todo se transforma".
Se volete provare a capire la battuta e soprattutto conoscere un signor artista potete iniziare da questo link:
https://www.youtube.com/watch?v=QfhEKpFiepM
E a me circa due anni fa, chi l'ha presentato Jorge? Il mio fratellino di Gran Canaria, Doramas che ho visto e vissuto a Barcellona durante il primo fine settimana lungo del mese. Bella città, ottimo quartiere il suo e fantastica compagnia la sua.
Insomma, per farla breve, un febbraio davvero da incorniciare. E allora anche voi come me, metteteci
un gran bel sorriso nella vostra personalissima cornice!
Un abbraccio,
Nico
P.S.: bello lungo questo blog, no? E meno male che febbraio ha solo ventotto giorni ;)
Ma non vi abituate anche perché quello di marzo sarà probabilmento più corto, dato che, ahimé, mi aspettano cinque settimane di fuoco sul lavoro... e allora spero che arrivi presto il momento di scrivervi di nuovo ;)
Nota del Redattore: é verissimo, il Carnevale o lo ami o non lo ami...Io vorrei gordermi "el entierro de la Sardina" nuovamente..." Volveré, volveré..."! gracias Nico ;)