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Riaprite il Teatro Rossi Aperto!
Vi presentiamo un problema successo circa tre settimane fa a Pisa. Il "Teatro Rossi Aperto", iniziativa che portava avanti
diverse attivita'culturale aperti a tutti e tutte, ha stato chiuso.
Serve urgentemente la partecipazione di tutte e tutti per chiedere la sua riapertura, con una firma.
Per il momento, pubblichiamo questo articolo tratto dal Fb del TRA y la VERSIONE SPAGNOLA:
"Dopo 8 anni, 3 mesi e 24 giorni il Teatro Rossi Aperto è chiuso. È stato chiuso.
Questi otto anni avevano interrotto un abbandono e una chiusura lunghi 60 anni.
Le porte di ingresso sono state blindate con pannelli di acciaio e lucchetti, in una anonima e fredda mattina: 20 gennaio
dell'anno pandemico 2021. Apprendiamo dai giornali che il Demanio, con questa blindatura a tempo indeterminato,
"ripristina la legalità".
Dal 2012 ad oggi il Teatro Rossi Aperto ha ospitato oltre 600 eventi tra spettacoli teatrali,
concerti, danze, proiezioni cinematografiche, presentazioni di libri, installazioni, mostre,
manifestazioni di beneficenza, assemblee di promozione sociale, spettacoli per le
scuole, festival di varie discipline, laboratori attoriali e di vario altro genere, e tanto altro
ancora.
Il teatro si è fatto ospite, in continua metamorfosi, di temi che hanno trovato una precisa declinazione culturale: diritti civili,
diritti sociali, migrazioni, disuguaglianze, funzione pubblica dell'arte e della bellezza hanno avuto uno spazio di
rappresentazione e narrazione per tante soggettività. Queste attività sono state possibili grazie all'impegno e alla passione
della cittadinanza attiva.
L'esperienza dapprima dell'assemblea di gestione del Teatro Rossi Aperto, poi dell'associazione,
infine dell'Assemblea Costituente, ha dato un palcoscenico alla cultura e all'arte, all'impegno di
realtà emergenti come di realtà affermate, alle iniziative animate da tutta la città e aperte a tutta la
città.
Un teatro, a Pisa, che ha tenuto dentro tanti pezzi di mondo, che ha parlato tante lingue, compresa quella di un dialogo
aperto con le istituzioni. Di illegale, in questo, non vediamo nulla.
Vediamo invece il ruolo di supplenza che abbiamo svolto, volenti o nolenti, per otto anni come
Associazione, e negli ultimi 3 mesi come Assemblea Costituente che vede impegnate diverse realtà
cittadine con la ferma volontà di far vivere il teatro.
Continuiamo a svolgere il compito di non cedere alla frammentazione sociale, a continuare a
ritessere le fila della solidarietà, a rispondere al bisogno politico di fare cultura collettivamente e
pubblicamente - come l'acqua, come l'aria. Un po' di possibile per non soffocare.
Ma il possibile non viene da sé, e se da parte delle istituzioni ci si aspetta che con la fine dell'emergenza sanitaria
magicamente si tornerà a una normalità che era di per sé un problema, non si è forse compreso quanto profonda sia la crisi
che stiamo attraversando. Quanto sarà lunga l'onda dello tsunami che investe oggi tutto il settore della cultura e dello
spettacolo.
Chiudere il Rossi è un attacco alla collettività, ma è anche il frutto di una grave mancanza di visione
politica che rinvia a domani ciò che andava fatto ieri.
In questi anni, Pisa si è innamorata di questo teatro. Anzi, sarebbe riduttivo fermarsi alla sola Pisa.
Dopo l'amara meraviglia che quella blindatura suscita, ci sentiamo di lanciare un appello."
NdR: sottolineato per la Redazione del Blog. Foto: Google