Ci Penso Io...!
COLABORAMOS
SITIOS AMIGOS
NOS APOYAN
Counter
Month1282
All332143
Login
Cerca
Sulle Ande peruviane per studiare l’evoluzione dei ghiacciai per la UniPinews
"È arrivato da pochi giorni nella regione Arequipa in Perù il professor Adriano Ribolini, docente
del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa, che nelle prossime settimane
effettuerà una serie di indagini su due ghiacciai tropicali delle Ande centrali (Nevado Coropuna
e Quelccaya Icefield) lavorando in un team internazionale di ricercatori.
L'attività fa parte del progetto Motice (Modelling and monitoring tropical ice in South Peru: glaciers, rock glaciers and
permafrost), guidato dalla spagnola National Distance University (UNED) e finanziato del Ministero della Scienze e
dell'Innovazione del governo spagnolo, e ha lo scopo di ricostruire l'evoluzione di questi ghiacciai a partire dagli anni '60 e
sviluppare modelli predittivi proiettati fino al 2100 secondo diversi scenari climatici.
"Questi ghiacciai sono scientificamente strategici perché si trovano ai tropici e quindi hanno una
sensibilità particolare all'attuale riscaldamento planetario – spiega il professor Ribolini – ma
soprattutto rappresentano dei chiari esempi di risorsa d'acqua che alimenta numerosi insediamenti
anche di dimensione rilevante posti in regioni aride della terra.
L'attività progettuale è variegata, il mio compito sarà quello di effettuare misure di spessore del
ghiacciaio Nevado Coropuna con una strumentazione Ground-Penetrating Radar, fornendo dati cruciali per il successivo
modelling. L'ambiente di lavoro sarà sicuramente affascinante, ma anche impegnativo, perché prevede di fare attività di
rilevamento e misure strumentali a quote tra 4500 e 5500 metri".
L'attività progettuale è costituita da misure di carattere glaciologico (topografico e nivologico),
remote sensing dei ghiacciai (analisi di immagini aeree e satellitari riprese a partire dal secolo
scorso), geomorfologiche (studio dei depositi abbandonanti dai ghiacciai nel processo di ritiro, e
della presenza di orizzonti sotto-superficiali permanentemente congelati-Permafrost).
In particolare, l'attività dei ricercatori si prefigge di descrivere le modalità e le velocità del ritiro di questi ghiacciai tropicali (situati a circa 15° di latitudine sud) a partire dagli anni '60, osservando anche le conseguenti trasformazioni del paesaggio e iniziando un programma di monitoraggio del bilancio di massa dei ghiacciai.
Tra gli obiettivi del progetto c'è anche creare un modello che possa riprodurre il pattern di ritiro dei
ghiacciai esaminati nell'intervallo di tempo 1960-2020 e utilizzare il modello per predire l'evoluzione
dei ghiacciai esaminati dal 2025 al 2100 secondo diversi scenari climatici, valutando la perdita di
risorsa d'acqua.
Il progetto va dunque ad analizzare una situazione ambientale critica nelle regioni aride andine, me che potrebbe essere una
possibile prospettiva anche per le nostre regioni alpine nei prossimi decenni: "Oltre all'importanza scientifica dei risultati
ottenibili, che si collocano nel solco dello studio del climate change, la ricaduta della ricerca per la società civile è collegata al
tema della risorsa d'acqua, minacciata dai cambiamenti climatici globali anche alle nostre latitudini, come evidente dalla
cronaca nazionale – conclude Ribolini – Il progetto ha anche connessioni con altre iniziative nella regione andina che stanno
sensibilizzando le comunità sulle strategie di adattamento ai cambiamenti in atto nella disponibilità delle risorse d'acqua".
Oltre all'Università di Pisa, partecipano al progetto ricercatori delle università Complutense di Madrid, Santiago de Compostela, Extremadura, Bologna, University of Sheffield (UK), dell'Università Nazionale a Distanza (Spain), National Institute for Glaciers and High Mountain Research (INAIGEM, Perù), Peruvian Space Agency (CONIDA). Partecipano anche tecnici dell'Autoridad Nacional dell'Agua (Perù).
(De: https://www.unipi.it/index.php/news/item/24006-sulle-ande-peruviane-per-studiare-l-evoluzione-dei-ghiacciai). Fotos: 1, 2 e 4: unipi.it; foto 3: gob.pe