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“Botanici italiani. Cinque secoli di Botanica in 280 biografie” per UniPi News

"Botanici italiani. Cinque secoli di Botanica in 280 biografie" (Ets 2023) è l'ultimo libro del A BOTANICOS

professore Lorenzo Peruzzi, direttore dell'Orto e Museo Botanico e presidente di Sistema Sistema

Museale di Ateneo.

A partire dall'antesignano Plinio il Vecchio, il volume offre una carrellata di ritratti che va dal XVI

al XX secolo passando per nomi quali Leonardo da Vinci e Luca Ghini che a Pisa fondò il primo

orto botanico accademico al mondo, con scopi di ricerca e didattica.

Ecco un stratto della presentazione del professore Alessandro Chiarucci, presidente della Società Botanica Italiana:

La botanica e il ruolo dei botanici.

(...) Troppo spesso, si usa il termine "botanico" per indicare in modo generico diverse persone, che possono spaziare

dall'appassionato di erbe selvatiche, al giardiniere o all'agronomo. Il botanico non è nessuna di queste figure, o meglio non

basta essere una di queste figure per essere botanico.

Per diventare botanico, nel nostro paese, non esiste un percorso canonico predefinito, ma si parte da percorsi formativi di

ambito scientifico in cui si apprendono conoscenze sulla biologia, l'evoluzione, la sistematica, la biogeografia e l'ecologia delle

piante. Ma talvolta diventano botanici persone che hanno svolto studi in percorsi diversi, ad esempio quelli più tecnici.

Insomma, si può essere botanici partendo da strade diverse, ma è necessario dedicare tanta attività di studio alla

comprensione scientifica di questi diversificati organismi.

In Italia abbiamo avuto una ricca storia di studi botanici, contribuendo in modo significativo allo sviluppo delle conoscenze

globali su piante, alghe, funghi e licheni. Si tratta di organismi diversi tra loro, studiati da persone con diverse conoscenze,

ma tutti riconoscibili come botanici o botaniche.

La "casa comune" della Botanica ha ospitato, e continua ad ospitare, persone con interessi focalizzati su svariati aspetti di organismi così diversi.

Ma, come in tutte le cose umane, è la qualità delle persone che fa la differenza. Anche la Scienza è fatta di persone, e sono

necessarie persone di qualità per fare scienza di alto valore. La Botanica non fa eccezione ed è arrivata dove è arrivata grazie

a persone spesso eccezionali, dei cui meriti dobbiamo avere memoria. Sulle spalle dei giganti si vede lontano, dice una nota

massima.

Il libro Botanici italiani di Lorenzo Peruzzi raccoglie una serie di biografie di persone che hanno rivestito un ruolo importante per lo sviluppo e l'accumulo di conoscenze botaniche, molti dei quali sono stati dei veri e propri giganti.

Da Plinio il Vecchio e Leonardo da Vinci, fino a colleghe e colleghi dei nostri giorni. L'autore ha avuto il grande merito di

raccogliere brevi, ma precise biografie di ben 280 personalità botaniche del nostro paese, rendendo disponibile a tutti le

informazioni sulla loro vita, i loro studi e il loro contributo allo sviluppo della Botanica.

(...) una opera che celebra queste persone, a cui tanto dobbiamo in termini di conoscenza e di progresso scientifico.

Alessandro Chiarucci
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna e Presidente della Società Botanica Italiana

(De: UniPi news, pubblicato il 3 novembre 2023) 

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