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La Laguna (34) per N. Cataldo
Ciao a tutti e buone vacanze!
Vi scrivo infatti da Bari e nella mattinata di venerdì sette agosto e allora scusate il ritardo ;)
È che tra la fine di luglio e l'inizio di questo mese non ho potuto trovare un momento libero per tenervi aggiornati sui miei spostamenti. Ho lavorato fino a martedì ventotto luglio e il giorno dopo sono partito per Gran Canaria dove sono andato a visitare il mio amico Doramas da cui ho passato cinque giorni fantastici.
Dopodichè via Barcellona, sono arrivato a Bari e nei primi giorni qui la mia presenza è stata fortemente
richiesta da parenti e amici, però ora sono di fronte a voi e ho un'oretta per raccontarvi del mio
mese di luglio. Come sempre, è stato il mese della Romería de La Laguna nella quale mi sono
davvero divertito grazie soprattutto all'atmosfera generale che si respira e all'ottima compagnia.
Proprio per quanto riguarda gli amici, si è trattato di un mese abbastanza particolare e molto emotivo perché, dopo un anno passato assieme, con quasi tutti loro ci siamo salutati e dati appuntamento a fine agosto. Dico con quasi tutti perchè quando a fine mese ho salutato Jorge, l'ho fatto senza sapere quando ci rivedremo. Lui va a lavorare negli Stati Uniti per almeno tre anni e allora staremo a vedere quando e dove vedrò di nuovo il mio amico colombiano. Tra l'altro, anche una delle altre belle serate del mese si deve proprio a lui e ai festeggiamenti per la sua seduta di dottorato più o meno a metà mese.
Era un venerdì sera e siamo finiti a bere qualcosa nel Pirata Brasileiro, locale lagunero gestito da
un brasiliano e da un napoletano. E il giorno dopo siamo andati a pranzare in un ottimo ristorante
peruviano situato a Las Galletas, piccolo paese sulla costa nel sud dell'isola dove, poi, abbiamo
deciso di rimanere per passare una giornata di mare.
E allora prima di iniziare a raccontarvi delle mie avventure a Gran Canaria, approfitto di questo spazio per mandare un abbraccio a Jorge e augurargli tutta la fortuna di questo mondo in questa sua nuova avventura americana!
In quanto a Gran Canaria, la prima cosa che devo fare è ringraziare Doramas e tutta la sua fantastica famiglia dell'ospitalità e di avermi fatto sentire davvero a casa. I suoi genitori, suo fratello e sua sorella e tutti gli amici e abitanti del quartiere sono stati molto gentili e disponibili. Tra le altre cose fatte en la Isla Redonda, spiccano le visite alla sua capitale Las Palmas.
Si tratta della città più grande dell'arcipelago con i suoi pro e i suoi contro. È, infatti, se non ricordo male, l'undicesima città più popolata del paese e devo dire che mi ci voleva proprio una situazione un po' più metropolitana prima di arrivare in Italia ;)
E allora, per esempio, sono rimasto piacevolmente sorpreso da Vegueta, il quartiere più antico e
anche piu bello della città nel quale si trova la Cattedrale. Ci siamo andati un giovedì sera per fare
una visita al nostro amico polacco Vojtek con il quale abbiamo passato la serata tra birre e
stuzzichini.
Il giorno dopo io e Doramas siamo ritornati a Las Palmas per fare una mezza giornata di mare
sulla Playa de las Canteras, una splendida spiaggia urbana praticamente a ridosso della città.
Costeggiata da un lungomare pieno di locali dove bere qualcosa, è una spiaggia enorme che comincia con l'Auditorio Alfredo
Kraus e finisce dall'altra parte con l'antico quartiere (di artisti e poeti;) de La Isleta.
Inoltre, quasi alla fine della passeggiata e, in coicidenza con Calle Tenerife, si poteva vedere (e salutare) il Padre Teide del quale già sentivo la mancanza;) Dopo il momento nostalgico vissuto dall'altra parte della mia amata Tenerife, siamo andati a bere e mangiare qualcosa nel mercato della città.
Il sabato invece è cominciato con una visita al sud dell'isola e alle sue spiagge, Playa del Inglés
e Maspalomas. Tali spiagge sono alla fine di un deserto di forma triangolare di circa tre
chilometri quadrati sulle quali dune si può passeggiare con la tranquillità di sapere che ci si può
godere il paesaggio senza mai perdere di vista il mare, che in questo caso non è un miraggio;)
Da lì siamo tornati alla base, ovvero La Majadilla, piccolo quartiere rurale di Telde dove
risiede la famiglia di Doramas.
E se con Las Palmas ho colmato il bisogno di "metropoli", si può dire che la casa di Doramas e la sua ubicazione, sono
quanto di più piacevole e rilassante ci possa essere. Mi svegliavo la mattina e (il pomeriggio dopo la siesta;) con il canto
degli uccellini e i versi di cani e gatti.
A parte la meravigliosa atmosfera bucolica, ho potuto anche partecipare alle feste del quartiere. Infatti, ci sono arrivato
proprio a fine luglio in coincidenza con i festeggiamenti per San Ignazio di Loyola.
E allora sabato pomeriggio, per esempio, abbiamo partecipato alla fiesta de las Ramas, durante
la quale con un ramo di ulivo in mano bisognava seguire la banda del paese, mentre dalle terrazze
e balconi, i vicini ti bagnavano con pompe e secchi d'acqua. Il tutto per ricordare l'antico rituale dei
contadini che anticamente con il ramo in alto chiedevano al cielo pioggia per i campi. E così
arriviamo all'ultimo giorno a Telde contraddistinto da un pranzo a base di paella, gentilmente
offerta dal comitato delle feste de La Majadilla, e dalle attività che in serata si sono tenute nella piazza principale del quartiere.
A partire dal tardo pomeriggio, infatti, abbiamo potuto assistere prima ad uno spettacolo del mago Airam e a fine serata (e dulcis in fundo) ad un concerto di Aristides Moreno, cantautore canario che ho avuto il piacere di
ascoltare dal vivo per la seconda volta e del quale vi avevo già parlato nel blog di fine aprile.
È stato il modo migliore di salutare momentaneamente l'arcipelago che rivedrò il venticinque agosto, dopo il mio viaggio tra Bari, Napoli e Roma del quale vi parlerò nel blog del mese prossimo.
E allora vi saluto qui e ancora una volta vi auguro buone vacanze!
Un abbraccio,
Nico
(Buon ferragosto a te, caro amico!)