Post # 374: Per Sara, in memorian

Purtroppo è successo una altra volta, purtroppo non c'è altro che lamentarsi.

Putroppoo una vita giovane chiusa da un tratto per la violenza, purtroppo dobbiamo   

parlarne di queste problema che sembrano no finire mai!

(Nos adherimos a la denuncia de la Casa dell donna y al Flashmob para mañana 2 de Junio delante

del Comune de Pisa desde las 10:00, por Sara...aunque ya sea tarde!)

"Sara Di Pietrantonio, una ragazza di 23 anni, è stata strangolata e bruciata a Roma, in piena città.

L'ex fidanzato ha confessato. Lei lo aveva lasciato, lui la perseguitava e ha potuto ammazzarla come e quando ha voluto.

Questa morte atroce dimostra che la strage delle donne per mano degli uomini non si fermerà con le petizioni di principio, con una riga di dichiarazione sui giornali né, purtroppo, con la nostra immensa disperazione.

Ci sono azioni efficaci e già prescritte dalla legge che vanno intraprese subito.

Chi ha il potere e il dovere di farlo e finora non ha agito, oggi deve rendere conto di questa ennesima morte.

In questo paese un terzo delle donne subisce violenza, ancora poche denunciano, quelle che lo fanno passano attraverso le forche caudine. Spesso le forze dell'ordine non sono adeguate e non agiscono, lasciando mano libera e ai violenti, ai persecutori e agli assassini.

Quasi tutte le donne uccise avevano chiesto aiuto, quasi tutte si erano già rivolte alla polizia, eppure sono morte lo stesso. Nei Tribunali vige ancora una mentalità che colpevolizza le donne e si rende complice degli uomini che abusano di loro.

I Centri Antiviolenza che sanno come agire, come difendere le donne sono finanziati raramente e a singhiozzo e pochi hanno il denaro sufficiente per gestire case rifugio. Nelle scuole non si fa alcuna prevenzione, non si educano le ragazze a riconoscere il pericolo, a difendersi, a sottrarsi.

Non si educano i ragazzi al rispetto e al limite.

La violenza maschile sulle donne è un problema politico che affonda le sue radici nella disparità fra i sessi e nella discriminazione, queste radici vanno estirpate: le leggi ci sono, abbiamo combattuto duramente per ottenerle, che vengano almeno rispettate e fatte rispettare. La violenza maschile sulle donne e sui figli è una tragedia con costi altissimi.

Ci aspettiamo che la Ministra Maria Elena Boschi che ha appena ricevuto le deleghe alle Pari Opportunità intervenga e applichi finalmente la Convenzione di Istanbul in ogni sua parte.

Ci aspettiamo che la Ministra Stefania Giannini faccia il suo dovere e organizzi corsi nelle scuole di ogni ordine e grado.

Ci sono già in Italia i dati, le competenze e le eccellenze per organizzarlo e mandare avanti un lavoro che può salvare molte vite di donne, cominciare è questione di volontà politica.

Che cosa state aspettando?"

(Fonte: Casa della Donna; convocatoria per domani 2 giugno davanti il Comune di Pisa, dalle 10:00, flashmob. El subrayado es de la Redactora del Blog )

Post #373: Topolina e Fiorello (3)

La Zia Paquita

Zia Paquita estudia Relaciones Interculturales en Torino y nos conocimos al inicio del año académico...

Zia Paquita es muy vivaz y su familia procede de la Puglia italiana y su carácter es alegre...al punto 

que cuando le dá por el amor a la tierra...es gracioso verla dando saltitos mientras baila sola en el

salón al ritmo de una pizzicatta o una taranta.

Pero toda la música era igual de encantadora para ella...y en poco tiempo aprendió a bailar merengue y salsa y hasta las canciones más raras que se escuchaban en la isla las cantaba con su coreografía, haciendo que los compañeros se rieran con ella de su arte y gracia...

También se enamoraba la Zia Paquita...lo cual aprendió Fiorello de ella. Y cuando el amor llamaba a su corazón, ella se entregaba y creía de verdad que había encontrado...al amor de su vida. Luego podía desengañarse...pero era aún más dulce en esos días en que soñaba despierta por el largo pasillo de su cuarto a la puerta de la calle...y parecía flotar en el aire.

Zía Paquita le enseñó a Topolina Rossa a preparar la polenta al modo del Veneto...es decir, en una gran cacerola, con tres quesos, aceite de oliva, sal y mantequilla...Movía y movía con una cuchara de madera cuidando que no se pegara en el fondo y un cumpleaños hicieron una cena fantástica en el que la polenta fue el plato estrella.

Mihrican, Hilmi el bueno, Zia Paquita, Topolina Rossa y Fiorello rieron mucho esa noche, y tuvieron verduras y dulces para acompañarla. Se hicieron fotos y una especialmente bonita fue la de sus manos juntas, ya que cada uno llevaba un anillo que cambia de colores...y esa imagen quedó para el recuerdo de los cinco amigos.

(Tratto de: http://www.bubok.es/libros/12317/Cuentos-de-Topolina-Rossa-y-Fiorello-de-Burns)