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Post #373: Una visita importante a Pisa...
Agradeciendo la gentil colaboracion de Sandra, os proponemos esta lectura:
"IL FRESCO PROFUMO DELLA LIBERTÀ"
Incontrare Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, il Giudice -Eroe, ucciso nella strage di via D'Amelio nel 1992, a venticinque anni di distanza, ha rappresentato una pietra miliare della Legalità.
In questo anniversario non si è trattato solo di affermare e ribadire il nostro "No" alla mafia e ad ogni forma di omertà, indifferenza e connivenza illegale, ma anche di riflettere, attraverso la testimonianza di Salvatore, sulla vita di un uomo: Paolo Borsellino, non solo come Magistrato, ma anche come figlio,marito e padre, respirando il fresco profumo della libertà.
Le parole di Salvatore, così incidenti, a tratti crudelmente e drammaticamente vere, affettuose, cercatrici di speranza, scatenavano dentro di me un vulcano di emozioni.
Mi sentivo fremere al racconto della strage, dello strazio dei corpi dilaniati dall'esplosione.
Avrei voluto piangere ma le lacrime mi morivano in gola in un singulto sordo e dilaniante.
Avevo trovato, insieme ai miei studenti del Liceo Artistico Russoli, la vera empatia di attimi vissuti e sofferti insieme a Salvatore, che non era solo voce narrante, ma testimonianza fatta di carne e sangue.
Più che la rabbia,lo sdegno,lo strazio del ricordo, poteva la SPERANZA.
Una parola,questa, mai venuta meno per tutta la durata dell'incontro.
Speranza di poter influire in sinergia di menti,di cuori, di forza viva ed attiva :giovani ed adulti, senza alcuna distinzione di età o di ruoli , insegnanti e studenti, come ha sottolineato l'Assessora Marilu' Chiofalo nel suo intervento, insieme per l'impegno civile contro la mafia e l'illegalità.
Incontrare Salvatore è stata la consapevolezza di una cittadinanza attiva e partecipata, quella di portare la legalità dovunque ci troviamo e ci muoviamo; in famiglia, nell'ambiente dii lavoro, di studio o di svago.
Fare della legalità il nostro scopo esistenziale, desiderando la trasparenza e la purezza morale; "la soavità di vivere incorruttibili ",come avrebbe detto il poeta Alfonso Gatto, "lavorare per la Verità ".
....Poi ogni sera tornare a casa, nido degli affetti e degli abbracci e sentirci ottimisti, alzaci ogni mattina con lo stesso entusiasmo ; non erano le parole di un "pazzo",quelle di Paolo Borsellino, ma di un Angelo della Trasparenza.
Come ci ricorda una canzone di Antonello Venditti gli Angeli non sono altro che una unità trasparente di donne e di uomini .
Da Paolo a tutti coloro che,davanti alla porta del suo ufficio, facevano la fila per essergli di scorta e d'aiuto , per proteggerlo e stargli vicino ,nell'affetto, per gli ideali e gli obiettivi condivisi.
Nomi scanditi ad uno ad uno per non dimenticarli mai.
Paolo che, come ci narrava Salvatore, sottraeva tempo ai suoi figli per incontrare altri figli, quelli della società e renderla più umana, vivibile, consapevole e giusta.
La rabbia non basta senza la SPERANZA, altri verranno a seguire le sue orme e li chiameranno "Eroi " per sempre nel fresco profumo della libertà.
Sandra Lucarelli