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La Laguna (47) per N. Cataldo
Ciao a tutti e buon rientro!!!
Vi scrivo questo blog dalla poltrona di casa mia nella mattinata di questo penultimo mercoledì del
mese di agosto e allora prima di qualsiasi altra cosa voglio mandare un abbraccio e tutta la mia
solidarietà alle famiglie colpite dal terremoto che c'è stato la notte scorsa nell'Italia centrale.
Egoisticamente, ho già verificato che non ho amici né parenti coinvolti nel sisma con epicentro ad
Amatrice, cittadina che fino a ieri era famosa solo perché è il luogo dove è stata inventata una ricetta classica della cucina italiana: i bucatini all'amatriciana.
È che da lontano queste tragedie si vivono in modo diverso e in un certo senso anche peggiore. Il mese scorso, per esempio, in occasione dell'incidente ferroviario verificatosi in Puglia ho sentito tutta l'impotenza e l'angoscia amplificate dalla distanza e la conseguente impossibilità di aiutare in qualche modo.
Mi sarebbe piaciuto, per esempio, andare a donare sangue così come hanno fatto moltissimi pugliesi.
Tra l'altro proprio a Bari ho "imparato" a donare sangue e qui continuo a mantenere questa buona
abitudine e lo consiglio di cuore a tutti, in Italia e in Spagna.
Comunque la vita continua e proprio in queste occasioni è giusto anche celebrare la vita e anche
per questo motivo approfitto di questo spazio per fare gli auguri a Flavio, il più piccolo dei miei
nipotini che oggi compie cinque anni.
Per quanto riguarda questo mese di agosto che sta volgendo al termine, devo gioco forza parlarvi del mio viaggio a Berlino e
anticiparvi subito che purtroppo (o per fortuna;) non sono riuscito a farmi una foto con
la Merckel ;) anche perché normalmente in questo periodo dell'anno lei normalmente è
a La Gomera, piccola isola a quarantacinque minuti in traghetto dal sud di Tenerife la cui
parte occidentale viene praticamente colonizzata in estate (e non solo) da turisti
tedeschi.
Ricordo, infatti, che mentre prendevo una birra a Valle Gran Rey durante la mia prima e unica visita a La Gomera quasi nove anni fa, intorno a me sentivo solo parlare la lingua di Goethe.
Tornando a Berlino, devo dire che è stata una gran bella esperienza per vari motivi. Innanzitutto, la compagnia.
Finalmente, siamo riusciti a concretizzare quello che da vari anni con gli amici di Bari e non solo
chiamiamo appuntamento internazionale, ovvero arrivare in una capitale europea da diversi punti
dello stesso continente. Infatti, io sono giunto a Berlino da Tenerife, Antonio ci è arrivato tre ore
dopo da Bologna e Ramon due giorni dopo da Malaga.
Con loro, come sempre, grasse risate e grande intesa. In secondo luogo, mi ci voleva una botta di metropoli che qui in paradiso si sta da Dio, ma ogni tanto fa piacere affacciarsi al mondo reale ;)
Inoltre, avevo bisogno di uscire dalla dinamica Italia e/o Spagna delle ultime vacanze e avevo voglia di parlare un'altra
lingua... evidentemente non il tedesco, ma l'inglese ;)
Che abbiamo fatto a Berlino? Un bel po' di cose... anche troppe! Come si dice in questi casi, ci siamo spaccati!
Soprattutto durante il giorno. Poche volte avevo camminato tanto in una sola settimana.
È che la nostra voglia di farcela quasi tutta a piedi e una metropolitana (a mio parere)
molto cara e non troppo efficiente, ci hanno portato a percorrere chilometri su
chilometri da un museo ad un altro passando ovviamente da un numero imprecisato di
birrerie per fare benzina ;)
Praticamente abbiamo toccato la metropolitana solo per arrivare in città dall'aeroporto e al ritorno, anche perché i taxi costavano pochissimo ed erano il mezzo ideale per tornare all'appartamento soprattutto di notte quando, dopo qualche birra, ci rendevamo conto di esserci allontanati un bel po'.
E poi c'è un elemento fondamentale da tenere in considerazione: la quantità di biciclette che ci sono in una
città che si può attraversare da lato a lato seguendo le piste ciclabili. E così un giorno ci siamo uniti alla
tendenza cittadina e abbiamo affittato delle bici con le quali, in sole dodici ore, abbiamo percorso circa
venti chilometri tra musei, birrerie e parchi. Tra l'altro siamo stati anche molto fortunati perché è stato
il giorno più caldo del nostro soggiorno in Germania.
Il sole, inoltre, influenza molto anche il carattere dei berlinesi che sotto i raggi del carissimo Lorenzo si dimostrano molto più simpatici e socievoli.
Anche se odio fare di tutta l'erba un fascio, devo ammettere, infatti, che il tedesco medio è abbastanza riservato e un po' chiuso e mi ha sopreso anche il fatto che non così tanta gente parlasse inglese.
Nei musei, per esempio, molte delle didascalie erano solo in tedesco e il personale non sapeva
(o non voleva?) parlare in inglese. Ciò mi ha sorpreso non poco in una città che dovrebbe essere
abituata ad un certo aflusso di turisti.
A proposito di turismo, è stato un piacere attraversare la porta di Brandeburgo in bici, così come il viale dei tigli e il parco Tiergarten.
A mio parere, Berlino non ha la bellezza architettonica ed artistica che possono ostentare, per esempio, Roma o Madrid, ma è una città in cui si respira e si può toccare con mano la storia recente europea. Storia che gira intorno a due assi fondamentali: la seconda guerra mondiale e l'olocausto da una parte e la guerra fredda e la divisione della città e del paese dall'altra. E allora è possibile visitare un campo di concentramento a soli trenta minuti di treno da Berlino o il Meseo Ebraico o il Monumento all'Olocausto o esposizioni sugli orrori del nazismo.
Tutte queste sono state esperienze molto forti che mi hanno colpito e mi resteranno dentro, ma per
me è stato più interessante visitare i luoghi che ricordano il muro e com'era la vita in una città
spaccata a metà e nella Repubblica Democratica Tedesca. Perché? Forse perché è un tema del
quale sapevo meno o più probabilmente perché si tratta di storia più recente e più vicina alla mia
generazione.
Mi fa impressione pensare che dal 1961 al 1989 (quando io avevo già sette anni) c'era un muro che divideva in due non solo una città o un paese, ma il mondo intero separando e contrastando due filosofie di vita completamente diverse.
E così si rimane sorpresi, soprattutto dai musei o dalle esposizioni che raccontano com'era la vita nel blocco sovietico e dalle testimonianze di coloro che nel bene e nel male vivevano in una realtà completamente diversa da quella in cui sono cresciuto. L'Italia, infatti, ha sempre fatto parte del blocco NATO e quindi si trovava ad ovest del muro.
E proprio il muro è quello che più mi ha impressionato e in questo senso devo congratularmi con i tedeschi per come ne conservano la memoria.
Quasi tutti i musei e gli spazi che hanno a che fare con il muro sono gratuiti, ben conservati e
ben spiegati e in alcuni casi basta davvero poco per farti fare un salto nella storia. Infatti,
mentre si cammina, in direzione del parco per esempio, ad un certo punto si può vedere a
terra una striscia argentata delimitata da mattonelle che ricostruisce il percorso del muro.
Inoltre, sono state mantenuti in piedi delle parti dello stesso muro che si possono visitare e
accanto alle quali si possono leggere le storie di famiglie separate dall'oggi al domani.
Potrei stare qui a scrivere ore e ore su ciò che significa passeggiare in mezzo alla storia, ma ora devo lasciarvi per preparare la valigia che domani mi porto a Gran Canaria nell'ultimo fine settimana lungo di questo interessante mese di agosto...
Un abbraccio e a presto!
Nico
La Laguna (46) per N. Cataldo
Ciao a tutti e buone vacanze!!!
Sono già cominciate le vostre ferie? Io sono in ferie da circa una settimana, ovvero da fine luglio, e
oggi sono in fase di riposo/organizzazione. Riposo perché negli ultimi giorni ho avuto visite e
organizzazione perché lunedì cominciano le mie vacanze in modalità viaggio.
Infatti, martedì mattina presto parto dall'aeroporto sud dell'isola per Berlino. E allora ho deciso di muovermi lunedì mattina per il sud dell'isola dove passerò una giornata al mare e la nottata previa al mio volo per la capitale tedesca.
L'ho già fatto altre volte visto che in questo modo evito di farmi una levataccia e faccio iniziare il mio viaggio un giorno prima. Comunque vi parlerò della mia esperienza in Germania nel prossimo blog. Per il momento vi dico solo che sono molto contento di visitare di nuovo un paese diverso dall'Italia o dalla Spagna. È un bel po' che non metto piede in un paese diverso da questi due. Perché proprio quest'anno? Per vari motivi. Per esempio perché a Pasqua sono stato in Puglia e quindi quest'anno ho già fatto la mia parte con la famiglia ;)
Ma ora parliamo un po' di luglio. È stato un mese molto particolare e prima di tutto devo raccontarvi una
grande novità: a metà mese ho cambiato casa e ora abito a Santa Cruz. Per quanto le due città siano molto
vicine e separate solo da circa otto chilometri, chi conosce un po' l'isola sa che si tratta di un cambio
abbastanza importante. Devo ammettere che non è stato facile lasciare la mia adorata Laguna, ma era
arrivato il momento di farlo. Per varie ragioni dovevo lasciare l'appartamento nel quale ho vissuto gli ultimi due
anni e ho optato per cambiare anche città. È che per quanto stessi bene a La Laguna avevo bisogno proprio di un cambio o
forse avevo proprio bisogno di un cambio... a voi la scelta ;)
Quelli di voi che non sono mai stati a Tenerife staranno pensando che esagero visti i soli otto
chilometri che separano le due città più importanti dell'isola. Però dovete sapere che il clima
cambia radicalmente, così come il tipo di residenti e le attività con cui occupare il tempo libero.
Comunque la cosa più importante è che sono contento del trasloco, della nuova casa e
soprattutto del mio nuovo quartiere. Ora abito in pieno centro a Santa Cruz in un quartiere che si chiama Toscal a due minuti
scarsi a piedi dal lungomare e nel cuore della città. Conoscevo già abbastanza bene la capitale dell'isola e sono stato sul
punto di venirci a vivere un sacco di volte, ma alla fine per un motivo o per l'altro ho passato i miei primi nove anni sull'isola a
La Laguna.
Ma non abbiate paura: continuo a visitare La Laguna con frequenza. Stasera per esempio, ci vado per mangiare un kebap e bere qualcosa con alcuni amici. La scusa è la despedida della mia amica Elena che se ne va a lavorare e vivere per almeno tre anni in Arizona. E allora ci riuniamo per cena per poi probabilmente andare a bere cicchetti di tequila e sale al Blues Bar.
Vi racconterò di questa serata nel prossimo blog, se sopravvivo ;) Un'altra visita a La Laguna, l'ho
fatta nell'ultimo giovedì di luglio con il mio amico Doramas, ancora una volta in visita per qualche
giorno a fine mese.
Siamo andati al Museo de la Ciencia a vedere The Imitation Game, gran bel film proiettato allo stesso
museo al modico prezzo di zero euro ;)
Credo di avervelo già detto ma tutti i giovedì in questo museo storico de La Laguna danno un film interessante in lingua originale e la proiezione è gratuita. Dopo il film, che vi consiglio di cuore, siamo andati a mangiare e poi a bere qualcosa al Tin Tin e all'Aguere, due locali di moda nel centro storico della mia ex città ;)
Doramas ed io siamo ritornati sul luogo del delitto anche sabato per fare un giretto al Blues Bar e per far vedere il centro storico de La Laguna a un altro paio di amici in visita. Chi? Garoé, il fratello di Doramas, e Cesare, amico d'infanzia del cui libro vi avevo parlato nel blog precedente.
Qualcuno di voi starà pensando che ho fatto male a cambiare casa se poi passo tutto il tempo libero a La Laguna. Mi dispiace dirvelo, ma siete in errore. In realtà, in questi giorni sto scoprendo anche quello che offre Santa Cruz e devo dire che che sto ricevendo notevoli sorprese. Per esempio negli ultimi giorni ho visto due film al cinema in due luoghi diversi al costo complessivo di zero euro.
Avantieri, infatti, presso il TEA (luogo che ha praticamente stregato il mio amico Cesare)
abbiamo visto la seconda parte della saga di Alien. Nessuno dei due è particolarmente
appassionato di fantascienza, ma valeva la pena vedere al cinema un film che è uscito nel
1986 in lingua originale con sottotitoli in italiano. Tra l'altro ritornerò al TEA dopo Berlino
perché tutti i mercoledì di agosto danno un film del 1986 nell'ambito del ciclo trentanni di cinema. E quindi probabilmente nel
prossimo blog vi racconterò com'è vedere al cinema "Grosso guaio a Chinatown";)
L'altro film l'ho visto presso la Fundación Caja Canarias, uno spazio culturale a cento secondi a
piedi dalla mia nuova casa. Il titolo originale è The invention of Hugo Cabret e si tratta di una
storia che introduce lo spettatore al fantastico e fantasioso modo di George Melies. Per chi non lo
sapesse, Melies è stato uno dei padri del cinema e, senza ombra di dubbio, colui che ha inventato
gli effetti speciali nella settima arte.
Il suo capolavoro è Viaggio alla Luna nel quale è riuscito a portare sul grande schermo molti dei trucchi imparati durante gli anni di collaborazione con il grande mago Houdini. Come so tutte queste cose? È semplice: nello stesso spazio culturale c'è una mostra proprio su questo straordinario personaggio vissuto a cavallo tra il diciannovesimo ed il ventesimo secolo ed evidentemente un grande appassionato di cinema come me non poteva perdersela. Se non ricordo male, è possibile visitare la mostra fino ai primi di ottobre e non escludo un secondo salto anche perché qualche giorno fa ho già sbirciato la programmazione di film e concerti del prossimo autunno.
Un'altra bella serata l'ho passata, come tutti gli anni, nella Piazza davanti all'Auditorio di Santa
Cruz dove sabato sedici luglio ho assistito al concerto gratuito dell'Heineken Jazz Festival. La
differenza è che quest'anno ci sono andato a piedi e mi sono davvero goduto la passeggiata al
ritorno sul lungomare. Quindici minuti di piacevolissima solitudine che mi hanno in un certo senso
riportato sul lungomare di Bari.
E siccome se si sta bene da soli, si sta ancora meglio con gli altri, è stato anche più bello vivere la Romeria de La Laguna e e la successiva finale dell'Europeo con amici nuovi e vecchi che hanno condiviso con me la mia ultima Romeria giocata in casa ;) e la storica vittoria del Portogallo.
Un'ultima cosa, anche è soprattutto per uscire dal nord dell'isola:ieri sono stato all'inaugurazione
di una macelleria/ristorante gestita da pugliesi ad Abades, circa cinquanta chilometri a sud di Santa
Cruz. Bella atmosfera, ottima carne e bagno in spiaggia prima e dopo ;)
Ora vi lascio che devo continuare con l'organizzazione pre Berlino... e vediamo se al prossimo blog
possiamo allegare una foto con la Merkel ;)
Un abbraccio e buone vacanze!
Nico
(N.R.: Buone vacanze a te, Nico...mille grazie ;)
La Laguna (45) per N. Cataldo
Ciao a tutti e buona estate!!!
Questa volta ufficialmente visto che vi scrivo nella mattinata di quest'ultima domenica di giugno, poco
prima di andarmene al mare ;) Che cosa vi posso raccontare di questo mese che volge al termine?
Beh, per lo meno in onore a mia madre, mi sembra d'obbligo cominciare dal mio compleanno che
quest'anno è caduto di sabato. E allora mi sono preso tutto il primo fine settimana di giugno per
festeggiarlo.
Ho organizzato per il sabato un picnic/botellón notturno urbano nella Piazza davanti all'ufficio postale de La Laguna.
Ho portato un paio di bottiglie di vino e ho ordinato panzerotti e focaccia in una rosticceria gestita da un
barese nel centro de La Laguna. Il tutto allietato dalla musica dell'ultima serata del festival jazz e dalla
compagnia di alcuni amici.
Non tutti perché alcuni non potevano venire sabato e allora venerdì ho riunito tutti quelli che non potevano il giorno dopo e siamo andati a cenare in un bel ristorantino canario nel centro storico de La Laguna.
Di lì evidentemente (ed inevitabilmente;) siamo andati al Blues Bar dove l'idea era fermarsi fino a poco dopo mezzanotte, giusto per festeggiare il compleanno, e invece, come al solito, ci siamo fermati quasi fino alla chiusura anche perché tutti continuavano ad offrirmi da bere per il mio compleanno, inclusi i proprietari del locale.
E quindi potete ben immaginare che il giorno dopo avevo una resaca importante.
Nonostante ciò ho fatto un bagno al Médano con la mia amica Sandra e sono anche andato al concerto del quale vi parlavo prima.
Ovviamente l'idea era passare la domenica seguente in casa a dormire e a smaltire i postumi dei
bagordi del fine settimana, ma proprio domenica mattina arrivavano sull'isola la mia amica
calabrese Maria e il suo simpatico fidanzato inglese Barney.
Vivono a Montpellier e sono venuti a passare una settimana a Tenerife, isola nella quale Maria ha
vissuto qualche anno fa e che voleva far vedere al suo ragazzo.
Seguendo i piacevoli capricci dei turisti, abbiamo deciso di andare al Pris, piccolisima località sul mare nel nord dell'isola dove ci siamo concessi una giornatina di mare ed un bel pranzo a base di pesce appena pescato. In settimana ho dovuto lavorare un bel po' ed anche riposare ;) e allora ho rivisto
Maria e Barney direttamente il venerdì nella loro ultima giornata sull'isola. Di nuovo pranzo a base
di pesce, ma questa volta a San Andrés e siesta per ricaricare le pile in attesa di una despedida
serale al Blues Bar... e dove se no? ;)
Potete ben immaginare che ho avuto un altro sabato di resaca terminato poi con una cena nella nuova casa di Manu, Marte e Mikkel.
Vi ho già parlato varie volte di Manu che finalmente è ritornato a vivere sull'isola (per un annetto almeno) e questa volta con sua moglie Marte e con Mikkel, un fantastico bambino di quasi sei mesi.
Hanno preso casa al Sauzal e abbiamo inaugurato la casa con una cena tranquilla davanti ad un magnifico tramonto e con il
Padre Teide che ci osservava e ci proteggeva dall'alto. Bella gente, bella casa e bella atmosfera.
Tanto che ho deciso di ritornare sul luogo del delitto anche il sabato dopo quando Manu e famiglia
hanno organizzato un barbecue diurno con tanto di bagno in piscina. Me li scelgo bene gli amici, non
trovate? ;)
Il giorno dopo di nuovo a El Médano per una bella giornata di sole e mare.
Sarà per la Montaña Roja o per la compagnia di Sandra o per l'atmosfera hippy e rilassata che ci si
respira, ma è uno dei miei posti preferiti dell'isola e ci vado appena posso, soprattutto se devo
smaltire gli eccessi della nottata precedente. E chissà perché in alcuni periodi dell'anno finisco per
andarci quasi tutti i fine settimana;)
E così arriviamo a quest'ultimo weekend del mese che si sta rivelando molto più tranquillo dei precedenti. E meno male... che
l'età avanza! ;)
Ieri Elena ha festeggiato il suo compleanno in un ottimo ristorante peruviano de La Laguna e dopo un
bel pranzetto siamo andati a bere un gin tonic in uno dei locali della Plaza de la Concepción. Anche
perché in tutto il centro della città si festeggiava la Festa della Musica con cantanti e gruppi che
suonavano in tutte le piazze a partire dal primo pomeriggio.
Come vi dicevo all'inizio, oggi mare e poi nottata elettorale. Infatti, ho invitato alcuni amici a casa per vedere quali saranno i risultati delle elezioni di oggi.
Indipendentemente dalle idee e preferenze politiche, credo che sarà molto interessante vedere quali
scenari si aprono a partire da stasera e chissà se il Brexit influirà sul voto e soprattutto se questa volta
riusciranno a formare un governo.
Elezioni a parte, qui, come del resto in tutto il continente, si parla quasi esclusivamente del Brexit e dell'europeo. E visto che
in questo blog non ho ancora parlato di calcio mi toccherà parlare del massimo torneo continentale per nazioni.
Evidentemente tutti i fari sono puntati su Italia-Spagna di lunedì prossimo, partita giunta troppo presto. Infatti, più che un
ottavo di finale, sarebbe stata un'ottima finale. Ma la sconfitta degli spagnoli contro la Croazia ha complicato le cose.
Tra l'altro la nazionale balcanica che aveva impressionato tutti contro la Spagna si è fatta eliminare
ieri da un Portogallo che gioca veramente male.
Oggi tra un voto e l'altro, ci sono altre interessanti partite e in nottata anche la finale della Copa
America nella quale si affrontano Cile ed Argentina. Io tiferò per il Cile un po' per appoggiare la squadra a priori più debole,
ma soprattutto in onore ai vari amici cileni che ho conosciuto negli ultimi anni.
Finita la Copa America, verrà la parte più appassionante dell'europeo con quarti, semifinali e finale
domenica dieci luglio in coincidenza con la romería de La Laguna della quale vi parlerò nel prossimo
blog.
Per il momento vi saluto e me ne vado al mare! Fatevi un bagno anche voi che il mare vi rilassa e vi porta via tutte le
preoccupazioni!
Un abbraccio
Nico