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REGISTRO DE OBRAS

Una micro molecola di RNA...

Un interessante articolo pubblicato nel UniPi News lo proponiamo in questo Blog.  Presto la Versione Spagnola

"Una micro molecola di RNA lo spartiacque tra mammiferi placentati e gli altri vertebrati?
Pubblicati i risultati di uno studio coordinato dall'Università di Pisa e dalla Scuola Normale Superiore

Potrebbe essere una minuscola molecola di RNA, mir-541, lo spartiacque evolutivo tra "noi"  A RNA 541

mammiferi placentati e gli altri vertebrati. È questa l'ipotesi che scaturisce da uno studio della

Scuola Normale Superiore e dell'Università di Pisa pubblicato sulla rivista Stem Cell

Reports.

La molecola mir-541, un micro RNA presente nell'uomo e negli altri mammiferi placentati, assolverebbe a una funziona

decisiva nella formazione del corpo calloso, il ponte di fibre nervose presente all'interno del cervello, fondamentale per far

comunicare l'emisfero destro con quello sinistro. Nell'uomo, 200 milioni di fibre attraversano il corpo calloso. Gli altri

vertebrati, compresi i mammiferi marsupiali, non hanno questa via di connessione, una differenza che segna un netto

distacco evolutivo.

Coordinato da Federico Cremisi (ricercatore del Laboratorio di Biologia della Scuola Normale  A 541

Superiore Bio@sns, diretto da Antonino Cattaneo), e Robert Vignali (Dipartimento di Biologia

dell'Università di Pisa), lo studio, a firma di Manuela Martins, perfezionanda della Scuola Normale,

ha coniugato approcci di biologia molecolare dello sviluppo, trascrittomica, bioinformatica e analisi

statistico-matematica.

Qual è l'azione decisiva di mir-541? Quella di ritardare la sintesi della proteina Satb2, le cui funzioni sono fondamentali in

una precisa fase temporale dello sviluppo della corteccia cerebrale. Questo consentirebbe a determinati neuroni corticali di

inviare le proprie fibre attraverso una nuova via di connessione (il corpo calloso) anziché attraverso la più antica e più lenta

via, la commessura anteriore, una connessione nervosa presente negli altri mammiferi non placentati.

L'importante risultato scaturisce da una collaborazione multidisciplinare tra diversi gruppi di ricerca, che hanno utilizzato un

modello in vitro di cellule staminali umane e di topo per studiare l'azione dei microRNA durante il loro differenziamento in

neuroni corticali.

"Abbiamo osservato che quando miR-541 viene inibito nei neuroni in coltura, la proteina Satb2 compare in anticipo, e

questo, anche alla luce di risultati di altri laboratori, potrebbe ostacolare la creazione del corpo calloso – dicono gli studiosi-.

Le implicazioni di questo meccanismo molecolare sono potenzialmente enormi, sia dal punto di  A cuerpo calloso

vista evolutivo che per eventuali aspetti clinici. Sono infatti note malformazioni del corpo calloso, il

cui non è completamente chiaro, o, in molti casi, completamente ignoto. Siamo adesso al

lavoro per caratterizzare l'azione dei geni regolati da miR-541 e le differenze genetiche che rendono così unica questa

fondamentale via di comunicazione tra gli emisferi cerebrali".

(De: unipi.it, dal 31 maggio 2021). Tradotto per la Redazione del Blog. Immagini de Google.

 

"Francigena e Cammini", per Visit Tuscany

VERSIONE SPAGNOLA

"La Toscana offre un'ampia varietà di antichi itinerari storici e religiosi dal valore paesaggistico e A via francigena

culturale inestimabile. Camminando lungo di essi, scopriamo le storie che hanno plasmato la

regione e che la rendono quella che è oggi: un luogo di incontro e di accoglienza.

Calcando le orme dei pellegrini, scopriamo intatta la bellezza indiscussa della Via Francigena o il

richiamo mistico del Volto Santo.

La Via Francigena Toscana è un cammino di origine religiosa che, tra tesori dell'arte e della storia, attraversa natura,

borghi e città dal paesaggio mutevole e sorprendente. Sigerico, arcivescovo di Canterbury, la percorse per arrivare a

Roma, facendo ingresso in Toscana presso l'attuale passo della Cisa. Oggi la Francigena rappresenta un importante

itinerario culturale che per bellezza e capacità di evocazione è paradigma del nuovo modo di viaggiare lentamente, facendo

dell'itinerario (a piedi e in bici) un viaggio che arricchisce immensamente l'esperienza personale.

Per i collegamenti con Roma, i fiorentini usavano la Via Sanese che costituiva il percorso più breve per giungere, dalla città

del Giglio, a Siena.

La Via Sanese attraversa l'area del Chianti e raggiunge borghi e paesi affascinanti, come San Casciano in Val di Pesa,

Badia a Passignano, San Donato in Poggio e Castellina in Chianti.

La Romea Strata ricalca le antiche vie che i pellegrini dell'Europa centro-orientale percorrevano verso il centro Italia per

raggiungere la via Francigena all'altezza di Fucecchio e San Miniato, e da lì proseguire il cammino verso i luoghi santi

dell'epoca, come Roma e Santiago de Compostela. Oggi nel nord Italia è possibile percorrere 5 diverse direttrici che si

riuniscono nel basso Veneto, da dove il cammino prosegue lungo il tratto noto come Romea Nonantolana-Longobarda.

In Toscana si trovano le 6 tappe finali, passando per Cutigliano, San Marcello Piteglio, Pistoia, Vinci, Cerreto Guidi e

Fucecchio.

La Via Romea Germanica segue uno dei principali itinerari che nel Medioevo collegava il Mare del Nord con Roma.

Descritta nel dettaglio nel 1256 da Alberto di Stade, monaco benedettino, percorre quasi 2.200 chilometri da Stade

(Germania) fino a Roma, e attraversa la Germania, l'Austria e l'Italia in 96 tappe di cui 46 in Italia. A piazza arezzo

In Toscana percorre il Casentino fino ad Arezzo. Continua attraverso la Valdichiana fino alla

città-museo di Cortona, per poi raggiungere Orvieto, in Umbria. Il percorso entra poi nel Lazio,

e a Montefiascone si unisce alla Via Francigena per finire nella scenografica piazza di San

Pietro.

Le Vie di Francesco sono un insieme di cammini che collegano i tanti luoghi legati alla vita di San

Francesco d'Assisi in Toscana.

Da Firenze i pellegrini moderni possono arrivare al rinomato Santuario della Verna dove San Francesco ricevette le

stigmate per poi attraversare la Valtiberina Toscana e raggiungere Arezzo. Il cammino A LaVerna

prosegue attraverso la Valdichiana Aretina, fino a Cortona dove è possibile visitare

l'affascinante Eremo Le Celle.

La Via Matildica del Volto Santo parte da Mantova incontra le pianure del Po e raggiunge la Toscana al passo di San

Pellegrino, attraversa Garfagnana e Media Valle del Serchio per poi giungere, infine, a Lucca. Meta del cammino è il

Duomo di San Martino, custode del Volto Santo, statua lignea venerata in tutto il mondo.

Infine, la Via Lauretana è un'antica strada che collega Cortona a Montepulciano e Siena. Utilizzata e ampliata dai

romani, nacque per collegare la città etrusca alle consorelle tirreniche. A cortonacentrostorico

In seguito divenne l'antica via di pellegrinaggio che per secoli ha collegato Siena (e quindi la via

Francigena) a Cortona in direzione della Santa Casa di Loreto, attraversando per intero il

territorio dei sei comuni toscani. (...)"

(De: https://www.visittuscany.com/it/temi/francigena-and-historical-hikes/). Credito Foto: Gonews, Visittuscany y Google

 

 

"San Sisto Project"

Il San Sisto Project organizzato per il Prof. Federico Cantini ha iniziato la seconda fase degli scavi a San Sisto:

VERSIONE SPAGNOLA

"Ancora pochi giorni e nel giardino della chiesa di San Sisto, fondata nel 1087 e situata in pienoA san sisto chieasa

centro storico a Pisa, torneranno a scavare i ricercatori e gli studenti dell'Università di Pisa.

Sta infatti per avere inizio la seconda fase del "San Sisto Project", il progetto di ricerca archeologica

che indagherà una delle aree storicamente più interessanti della città nell'ambito di un progetto

triennale promosso dal Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere.

L'attività offre a circa sessanta studenti dell'Ateneo pisano la possibilità di mettere in pratica le conoscenze teoriche acquisite

durante i corsi, cimentandosi nello scavo, nella documentazione sul campo, nel rilievo topografico, nel disegno, nella

fotografia tecnica e nello studio dei reperti ceramici e antropologici. A Ceramica scavi SanSisto

Il progetto si avvale di un nutrito gruppo di ricerca interdisciplinare, diretto da Federico Cantini

(professore di Archeologia medievale), che coinvolge specialisti provenienti da diversi dipartimenti

dell'Università di Pisa (Riccardo Belcari, Monica Bini, Simone Collavini, Antonio Fornaciari,

Mauro Ronzani, Emanuele Taccola, Chiara Tarantino) e dal CNR (Simona Raneri).

La rilevanza di quest'area è stata confermata dalla prima campagna di scavo, che si è svolta nel

settembre 2020 e che ha consentito di ricostruire la storia dell'area dal XII-XIII secolo fino ai

giorni nostri: a Sud della chiesa, lo scavo ha messo in luce i resti di una struttura coperta, che può essere identificata con un

lato del chiostro, attestato anche nei documenti storici.

In adiacenza all'edificio religioso sono state individuate anche tombe a cassone, che probabilmente A SANSISTO P

costituiscono le sepolture privilegiate di personaggi di spicco nella comunità cittadina. Il chiostro

sembra vivere fino alla fine del XIV secolo, periodo durante il quale il suo lato settentrionale

accoglie ulteriori sepolture, questa volta realizzate nella nuda terra.

Nel XV secolo il chiostro viene distrutto, forse a seguito della conquista fiorentina, e l'area a Sud della chiesa sembra

divenire uno spazio aperto, probabilmente adibito ad orto fino al XVIII secolo.

I risultati della prima campagna di scavo archeologico nel giardino della chiesa di San Sisto, che si è Ay federico cantini

svolta a settembre dello scorso anno, saranno raccontati in un evento in diretta streaming giovedì

13 maggio a partire dalle ore 17:00 da Federico Cantini (direttore dello scavo), Riccardo

BelcariEmanuele Taccola e Chiara Tarantino. L'iniziativa si concluderà con il video-

documentario girato durante gli scavi da Alessio Sbrana (Cidic - Centro per l'innovazione e la

Diffusione della Cultura dell'Università di Pisa).

La videoconferenza sarà trasmessa sul canale YouTube dell'Università di Pisa

De: https://www.unipi.it/index.php/news/item/21010-al-via-la-seconda-campagna-di-scavo-archeologico-nel-giardino-della-chiesa-di-san-sisto

 

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