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REGISTRO DE OBRAS

La Laguna (63) per N. Cataldo

VERSIONE SPAGNOLA

Ciao a tutti e buon sabato sera! HAMACA


Vi scrivo nel tardo pomeriggio di questo ventitré dicembre dopo una magnifica siesta di più di un'ora

della quale avevo proprio bisogno dopo una grandissima mangiata in uno dei miei ristoranti preferiti

dell'isola.

Si tratta di un indiano bueno bonito y barato a cinque minuti scarsi a piedi da casa dove vado soprattutto quando ho visite. In questa occasione ci sono andato con il mio amico ed ex studente Giovanni per dimenticare la sconfitta di qualche ora fa del Real Madrid contro il Barcellona.

Come al solito abbiamo mangiato bene e tanto e dopo ci siamo dovuti concedere un gintonic per favorire una digestione che ho completato con la siesta di cui sopra.

Mi sono appoggiato sul letto dove ho praticamente ed immediatamente perso conoscenza e ci voleva proprio anche per recuperare poco a poco tutte le energie spese negli ultimi tre mesi di gran lavoro.

Non è il primo pisolino di questo tipo che mi concedo in quest'ultima settimana che è già stata un  ENERO18

po' più leggera a livello lavorativo, ma da ieri sono ufficialmente iniziate le vacanze che saranno poi

seguite dal solito e fantastico gennaio non molto stressante.

E allora perché vi scrivo ora e non più avanti nel corso del mese?

Per continuare a digerire in vostra compagnia, ma non solo. ;)

Riposo e divertimenti vari dei quali vi parlerò nel blog del mese prossimo a parte, nelle prossime due settimane devo fare una serie di cose di lavoro e non solo.

E visto che in questo momento, per esempio e per dirne una, non mi va di correggere gli esami che dovrò consegnare lunedì otto gennaio, comincio da questo blog che si può considerare un obbligo leggero perché come diceva mia nonno: "quando hai molte cose da fare, non ne hai molta voglia e non sai da dove iniziare, un buon sistema per attivarsi è cominciare da quelle più leggere e meno complicate."

Cominciamo dal primo fine settimana del mese e non solo per una questione cronologica, ma soprattutto perché è stato il migliore grazie alla visita di Doramas e alle interessantissime persone che come sempre mi ha presentato.

Sabato due dicembre ho avuto la fortuna di conoscere un uomo di un altro secolo: Gabriel, un argentino che gira il mondo in

barca a vela e che due giorni dopo ha abbandonato il porto di Santa Cruz per dirigersi a San Martin,HOMBRE VELA

un'isola dei Caraibi alla quale giungerà, dopo quattro settimane di navegazione, nel prossimo

weekend. Un autentico personaggione che ha tutta la mia invidia e che spero possa trovare

compagnia nel libro che io e Doramas gli abbiamo regalato durante la sua traversata in solitario

dell'Oceano Atlantico.

Anche lui mi ha regalato un libro di uno dei miei autori preferiti: il grande uruguayano Mario Benedetti. E soprattutto mi ha promesso una cartolina dai Caraibi!

Il giorno dopo Doramas mi ha presentato Vidal, un ragazzo che aveva conosciuto praticando la LUCHA

lotta canaria (una variante locale della lotta grecoromana). Il nostro lottatore abita nel nord

dell'isola in una casa in mezzo alle colline in compagnia della sua fidanzata, di una cagna, di due

capre e di circa novanta galline.

E quindi da un sabato marittimo a una domenica bucolica con tanto di pranzo in un ottimo guachinche nel nord dell'isola. Quando siamo ritornati alla civilizzazione, ci siamo diretti al TEA dove abbiamo assistito all'ultima serata di un festival internazionale di cortometraggi perché si vive anche di cultura, no?

Immaginate il sorriso con il quale sono andato a lavorare il giorno seguente dopo un fine settimana così interessante. Tra l'altro si trattava della settimana del superponte con soli tre giorni lavorativi. Anche se poi ho approfittato di mercoledì sei e venerdì otto dicembre per correggere alcuni esami, preparare lezioni e tradurre.

Come sempre, si trattava di recuperare un po' di ritardo sulle cose lasciate in sospeso e, se possibile, di provare ad anticiparne qualcuna per essere un attimo più scarico di lavoro nelle due settimane successive.

Diciamo che ho compiuto il primo obiettivo e una parte del secondo perché poi la mattina del secondo CRISTIANOS

sabato del mese ho mandato tutto al diavolo e mi sono concesso un fine settimana nel sud dell'isola

in compagnia del mio amico Pepe in visita con la sua famiglia.

Ci siamo fatti un giretto a Los Cristianos, una bella cena in un buon ristorante messicano e il giorno dopo una gran mangiata di pesce a Tajao, un piccolo paese nel sud dell'isola famoso per gli ottimi ristoranti dove si può degustare pesce appena pescato.

Anche se devo ammettere, (e spero che Pepe non si offenda;) che il momento migliore del fine settimana è stata l'escursione in solitario che mi sono concesso quella domenica mattina.

Mi sono svegliato a Los Abrigos, da Sandra che era in vacanza in Germania che però mi ha gentilmente ABRIGOS

prestato la sua casa per una notte, e sono andato di corsa fino a El Médano dove ho visto l'alba

mentre facevo colazione sul mare come ricco premio per i sette chilometri che avevo appena

percorso in poco più di mezz'ora.

Al ritorno ho deciso finalmente di salire sulla Montaña Roja dalla quale si poteva godere di un panorama fantastico e poi mi sono concesso un bel bagno come mamma mi ha fatto nella spiaggia nudista de La Tejita.

Di lì ritorno di corsa a casa di Sandra e dopo una rapida doccia mi sono diretto a Tajao dove sono arrivato con un certo anticipo.

E quindi prima del pranzo con Pepe e famiglia mi sono concesso una visita al piccolo paese e un  BAgno

altro bagno. Come vi avevo accennato nei blog precedenti, ultimamente sono andato molto poco al

mare, ma quando ci vado me lo godo davvero.

Perché l'unico modo per fare le cose è farle bene, soprattutto quando si parla del tempo libero ;)

Il terzo fine settimana del mese, invece, è stato contraddistinto da molto lavoro, ma anche dalla consapevolezza che si trattava di uno degli ultimi sacrifici del mese.

Anche perché da ieri sono cominciate le grandi mangiate e bevute in compagnia degli amici di sempre e anche di quelli che vedo poco e che proprio quando improvvisamente ho un po' più di tempo libero approfitto per vedere in una specie di aggiornamento trimestrale che facciamo reciprocamente per sapere qualcosina l'uno della vita dell'altro.

E allora, a parte l'indiano, negli ultimi giorni ho già visitato un ristorante italiano e uno giapponese e vediamo che cosa mi riserveranno i prossimi giorni.

Per quanto riguarda qualche bicchierino in compagnia, non posso terminare questo blog senza  CAVA

parlare della serata di due giorni fa passata con alcuni amici a bere cava catalano e a vedere che

succedeva durante le elezioni.

Nelle poche righe che mi restano posso solo dire che il risultato ha cambiato poco le carte in tavola e che tutto dipenderà da come sarà interpretata la situazione dai vari attori politici e dalle alleanze che ne seguiranno.

Voi nel dubbio bevetevi un bicchierino di cava e salute!!!
Ciao,

Nico

(NdR: Buon 2018 Nico...e mille grazie!)

 

Viaje por Italia per A. de Azcárraga (12)

WORK IN PROGRESS...

Paisaje italiano.- La Roma arqueológica.- El Capitolio y sus museos.- La Galeria Borghese.- El retrato de Inocencio X

"La mañana , que empezó nublada, se había aclarado bastante cuando en la estación de Siena tomé el tren para Roma. A través de la ventanilla se deslizaba un paisaje de viñedos, con unas vides grandes, apoyadas en árboles, o bien colgadas como guirnaldas de un árbol a otro. Mi ignorancia en agricultura es insondable; mas supongo que el alejar la vid del suelo mediante árboles, igual que en Galicia con pilastras de granito, se deberá a que la tierra toscana,como la gallega, es demasiado húmeda.

Los pámpanos de las vides y las hojas de los árboles eran de un verde seco, ferruginoso. Estábamos a fines de septiembre, el otoño ya había comenzado. Pasados los viñedos empezaron a sucederse las tierras de huerta y las de pastos; algunos campos de hierba aparecían salpicados de amarillo por la aglomeración de margaritas. Y siempre había olmos y cipreses, sueltos o en pequeños grupos.

Siempre, también, casitas, sobre las colinas o en pequeños valles. Era un paisaje humanizado, menos monótono que el paisaje francés, más armonioso y cultivado que el español. En la Italia que he visto no hay los yermpos de España. Y esto es precisamente, aunque no para los pobres campesinos, lo más hermoso del mundo: que en España haya estepas sedientas, de una épica soledad; que en Italia la tiera sea húmeda, superpoblada y lírica. La diversidad es la m bells de las diosas.

Hice transbordo en Chiusi, y a poco pasaba por Orvieto, cuya catedral se levanta majestuosa sobre una muela. Estuve tentado de bajar para ver los murales de Signorelli; pero ya era tarde, hubiera tenido que dormir allí y no anadaba sobrado nde tiempo.

Llegué a la estación Términi de noche. Esta estación, la más moderna de Europa, es amplísima; tiene capilla, oficinas de Banca, restaurantes y toda clase de tiendas y servicios, desde guardería infantil hasta callista. El inmenso edificio, de ese estilo que llaman funcional, parece muy bueno técnicamente; pero artísticamente, si he de ser sincero, no me decía gran cosa. Tal vez porque sea mudo, como sosprecho que es todo lo funcional, o tal vez porque yo sea sordo a esta clase de estilo.

Mis visitas en Roma las inicié, a la mañana siguiente, por sus ruinas más ilustres. Y la impresión primera y más concreta que en mí causó la visión de esa Roma arqueológica, la de los Foros, el Palatino y el Coliseo, fue una impresión de grandeza, de poderío. Estos romanos sabían concebir y ejecutar en grande. No dudo que se lanzaran a bacanales con la pasión del que debe morir al otro día, pero construían con la solidez del que piensa vivir eternamente.

Por supuesto no tenía la finura y la elegancia de los griegos. Esto se ha dicho hasta la saciedad; pero cuando el tópico refleja tan evidente es tontería negarla o eludirla. Y sin influencia de ideas preconcebidas, creo haber percibido realmente, en los restos de foros, basílicas y arcos conmemorativos que cada emperador levantaba para superar al precedente, en las proporciones y ornamentación de estas arquitecturas, un matíz de indelicado triunfalismo, cierta impronta de la tosquedad del soldado, algún signo de la plebeyez del nuevo rico.

Pero, también hay que decirlo, de esas ruinas transparece una voluntad de dominio y una grandeza que sobrecogen, aun sin pensar que en aquellos lugares, durante muchos siglos, se dictó la ley del mundo.

Ese pensamiento sobreviene después, fatalmente, al recordar que allí celebraban sus asambleas el Senado y el Pueblo romanos. Y entonces nos invade la segunda y punzante sensación que provocan estas monumentales ruinas: la del paso de los siglos. En pocos lugares del mundo debe hacerse tan manifiesto el transcurso del tiempo; en muy pocos podrá sentir el hombre de un modo tan directo y palpable su condición de ser histórico. Una punzante y melancólica sensación, porque nos trae al primer plano la inanidad de la existencia.

Por lo demás, el contraste de esta antigüedad desmoronada con los modernos edificios que la rodean es de una extraña belleza. Estas ruinas acotadas y bañadas de luz son como piedras preciosas engastadas en el cuerpo de la ciudad. Al anochecer, en estos momentos en que se hacen más indecisos los restos de templos, arcos y basílicas, más vagos los perfiles de pórticos rotos y columnas mutiladas, todo el conjunto adquiere una misteriosa grandiosidad. Yo volví por allí otro día en que la luz roja de la iluminación del Coliseo hacía eco a unas nubes cárdenas y anaranjadas sobre el Palatino, y era un espectáculo admirable.


Para no malograr este recuerdo, me abstuve cuidadosamente de asistir a la representación "Luz y Sonido" que se da allí por las noches y que supuse abundaría en las vulgaridades tipo "Reader's Digest, propias de esta nueva clase de espectáculos.

El turismo en Roma, pese a que el verano había concluído, era todavía muy intenso. En Italia hay turismo todo el año. Mi hotel estaba ocupado totalmente por extranjeros, entre los que había un grupo de españoles e hispanoamericanos venidos en el autocar de una agencia de Madrid.
(...)
sigue...

La Laguna (62) per N.Cataldo

VERSIONE SPAGNOLA

Ciao a tutti e buon fine settimana!
Vi scrivo, infatti, nella serata di questo primo venerdì del mese di dicembre. NAPOLI JUVE17

Che ci faccio in casa di venerdì sera? Ho tre buoni motivi che mi hanno spinto a rimanere in casa stasera. Innanzitutto, ho bisogno di riposare dopo un'altra settimana di fuoco sul lavoro.

Poi, mentre mi scrivo, sto vedendo Napoli-Juventus e, allora, visto che mi sto "informando" su quello che succede in Italia, in un certo senso si può dire che sto lavorando anche ora. ;)

Ma, soprattutto, mi sto concedendo una serata tranquilla perché domattina alle otto e mezza devo essere in aeroporto per andare a prendere il mio amico Doramas che si ferma sull'isola fino a martedì.

Di questo lungo fine settimana del mio amico di Gran Canaria residente a Barcellona vi parlerò nel blog del prossimo mese. Così come dell'abituale visita di dicembre del mio amico barese e milanese d'adozione Pepe.
In questo blog, invece, vi scriverò del mese che si è concluso ieri. Si è trattato di un mese contraddistinto da una quantità di lavoro folle. Nonostante ciò, sono riuscito a ritagliarmi un po' di tempo libero e, almeno in ogni fine settimana mi sono concesso una giornata e/o una serata di relax.


Per esempio, venerdì tre novembre sono stato in compagnia del mio amico di Granada Juan al Teatro Teobaldo Power de La Orotava dove ci siamo fatti grasse risate con lo spettacolo di Mongolia.

Si tratta di un duo comico, composto da uno spagnolo e da un argentino, che da tantissimi anni porta MONGOLIA

in giro per tutta la Spagna uno spettacolo satirico che nel bene e nel male non lascia indifferenti.

A mio parere, in un mondo che sta diventando eccessivamente politicamente corretto e nel quale

diventa sempre più difficile fare umorismo o semplicemente raccontare una barzelletta senza

doversi preoccupare di poter offendere qualcuno, Mongolia è una meravigliosa e politicamente incorretta eccezione.

Sono capaci di scherzare su tutto e su tutti e non lo fanno solo nei loro spettacoli teatrali, ma anche nella rivista che pubblicano a tiratura nazionale e sui social network. E quindi se volete farvi un'idea intelligente, critica, satirica e divertente di quello che succcede in Spagna e nel mondo, vi consiglio di seguirli.

Dal primo venerdì alla seconda domenica del mese il passo è breve, soprattutto se in mezzo c'è un sacco di lavoro. Domenica dodici novembre ho partecipato alla mia terza mezza maratona ed è stato un successone. Ho abbassato il mio tempo di più di tredici minuti fermando il cronometro a 1:46:24.

Un gran bel tempo dovuto soprattutto al fatto che giocavo in casa visto che i ventuno chilometri che ho portato a termine erano nel centro di Santa Cruz, con partenza e arrivo in Plaza de España a tre minuti scarsi a piedi da casa. Anche il clima ha aiutato dato che il sole ha dato una tregua almeno nella parte iniziale della corsa, cosa che non era accaduta ad ottobre nella mia ultima gara al Puerto de la Cruz. E poi anche il percorso più pianeggiante rispetto a quello di un mese prima ha dato una mano. In ogni caso, un tempone, grandissima soddisfazione e una motivazione in più per continuare a correre per vedere se si può migliorare ulteriormente il mio record personale anche se è vero che, causa lavoro, nelle ultime tre settimane mi sono potuto allenare molto meno di quanto faccio normalmente e di quanto mi sarebbe piaciuto.


Prima il venerdì, poi la domenica e nel terzo fine settimana il giorno libero che mi sono preso è stato ESPERANZA17

il sabato, giornata in cui sono andato ad un compleanno di alcuni nuovi amici e colleghi di lavoro in

quel de La Esperanza dove i tre festeggiati avevano affittato una sala per pranzare, ascoltare musica

e ballare un po'.

In serata sono tornato a La Laguna dove ho visto il derby madrileno in compagnia di Juan. E meno male che c'era Juan con il quale è sempre un piacere chiacchierare perché la partita è stata di una noia mortale. Zero a zero e il Barça ringrazia.


E così arriviamo allo scorso fine settimana nel quale mi sono concesso un venerdì sera molto   MANOEXAMEN

tranquillo in giro per La Laguna, solo per bere un paio di birre e staccare un po' la spina.

Inutile dire che tra preparazioni delle lezioni, correzioni di esami e traduzioni varie nel mese di

novembre, purtroppo, il mare non l'ho visto neanche da lontano.

Però, il mese di dicembre si prevede un po' meno pesante e poi arriverà il mio tanto desiderato gennaio nel quale avrò più tempo libero. Per compensare la mancanza di sole e mare, posso parlarvi di qualche piacevole serata infrasettimanale.

Quasi tutte contraddistinte dal calcio. Infatti, il derby madrileno non è stata l'unica partita che ho visto in compagnia di amici e qualche birra. Anche se devo ammettere che i risultati non sono stati per niente buoni.

In Champion's League e anche in Liga il Real Madrid non va benissimo e su Italia-Svezia di lunedì tredici novembre conviene stendere un velo pietoso vista la figuraccia a livello mondiale della nazionale.

Per quanto riguarda il Tete, ieri è stato eliminato dalla Coppa del Rey da un Espanyol a cui l'arbitro ESPANYOL

ha regalato un rigore inesistente rivelatosi poi deciviso. E anche in campionato non decolla del tutto

anche se ha trovato un buon centravanti italiano, Samuele Longo. E io che mi illudevo che sarei

stato il primo italiano nella storia del Tete! ;)


Fortunatamente, non è stato un mese di calcio solo passivo, ma anche attivo visto che sono riucito, dopo quasi due anni di durissima e non voluta astinenza, a giocare a pallone. Anche in questo caso risultati poco positivi: due partite due sconfitte. Però mi sono divertito, ho conosciuto gente simpatica e nella seconda partita ho fatto anche un gol. ;)


Altre due serate infrasettimanali delle quali posso parlarvi sono, invece, state caratterizzate da ottimo cinema.

Il primo giovedì del mese sono andato a vedere Amor a la siciliana, traduzione mal fatta di In guerra CASABLANCA

per amore, gran bel film del regista siciliano PIF che avevo già visto in DVD, ma che ho rivisto con

grande piacere sul grande schermo. E qualche giorno dopo, altra serata al cinema per rivedere un

filmone che, per ragioni anagrafiche, non avevo avuto la possibilità di vedere sul grande schermo:

Casablanca.


Causa lavoro, ho dovuto sacrificare la notte bianca de La Laguna, un bel concerto al Paraninfo de la Universidad de La Laguna, l'inaugurazione di Fotonoviembre e un'interessantissima mostra sull'antico Egitto a due passi da casa.

Per fortuna nel caso degli ultimi due eventi sono ancora in tempo per godermi le esposizioni di MUSEO E BCNA

fotografie e le sculture egizie provenienti dal Museo Egipcio di Barcellona. Anzi, mi sa proprio che

glielo proporrò a Doramas come programma per il sabato mattina. ;) Sembra, infatti, che questo

fine settimana avrò un po' più di tempo libero e allora buon fine settimana a voi e anche a me e

tutta la mia solidarietà ai napoletani che hanno perso contro una buona Juve.

Riposatevi e divertitevi!
Ciao
Nico

 

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